Oggi il personale della scuola è sceso in piazza, ognuno davanti al suo plesso scolastico, per protestare contro le misure prese dal Governo e dalla ministra dell´Istruzione, Azzolina.
´Dall’avvio dell’emergenza Covid - denunciano i sindacati in una nota - tutto il mondo della scuola ha richiesto più e più volte di fare il massimo per tornare a scuola in sicurezza: aumentare gli organici di docenti e Ata e ridurre le “classi pollaio”, assumere in ruolo fin dal 1° settembre i precari storici che insegnano da anni, assicurare tutte le disposizioni di sicurezza per lavoratori e alunni. Niente di tutto ciò è stato messo in campo dal Governo.
Tra l’altro i sindacati intendono denunciare un ulteriore grave fenomeno. La Ministra Azzolina, ben lungi dall’assicurare organico in più, aveva tuttavia affermato che il numero di docenti e Ata sarebbe rimasto lo stesso, nonostante il calo degli alunni, così da garantire almeno un rapporto più alto tra docenti e alunni. Ebbene: in base ai dati al momento in nostro possesso tale affermazione è falsa. Ad esempio: a causa del minor numero di docenti assegnati dal Ministero per il calo degli alunni, nella provincia di Firenze ci saranno 35 classi in meno (meno 13 infanzia, meno 12 primaria, +11 secondaria di primo grado, meno 21 secondaria secondo grado) e circa 35 docenti in meno. Capitolo Ata: il Ministero non ha parlato di aumentare gli organici, invece sarebbe fondamentale farlo alla luce della necessità anti covid.´
Tutti i temi al centro della protesta sono stati illustrati in una conferenza stampa davanti all’Isis Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli, preso come simbolo dei nuovi tagli in arrivo, visto che è uno degli istituti superiori con maggiore perdita di classi (ne perderà 4).
I sindacati fiorentini oggi – sotto lo slogan “iosciopero” e #tornoascuola – hanno organizzato una sorta di manifestazione diffusa.
08/06/20
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